Otto Wagner

Otto Wagner (1841-1918) fu un architetto austriaco che ebbe un ruolo chiave nel passaggio da un’architettura di stampo prettamente classicista, che caratterizzò tutta la prima fase della sua carriera, ai rinnovamenti teorici che nel primo Novecento indirizzeranno la disciplina in tutt’altra direzione. Ottenne grande fama negli anni ’80 dell’Ottocento con monumentali edifici neoclassici ispirati dallo stile di Karl Friedrich Schinkel, arrivando poi nel decennio seguente a essere incaricato della supervisione del nuovo piano urbanistico di Vienna e all’estensione della rete di trasporti cittadina, compresa la sua prima metropolitana. Nel 1894 comincia anche un’attività di insegnamento presso l’Accademia delle Arti di Vienna, esperienza nel corso della quale cominciò a lasciarsi influenzare dalle idee nuove che circolavano fra i suoi studenti, riducendo l’elemento decorativo nei suoi lavori. Nel 1897 tre di loro (Josef Hofmann, Joseph Maria Olbrich e Koloman Moser) diedero vita alla Secessione, associazione che si poneva in contrasto con la pomposa estetica ufficiale propugnata dalla Künstlerhaus viennese. Due anni dopo anche Wagner aderì al nuovo movimento, diventandone una sorta di “padre nobile” che sfruttava il proprio prestigio per proteggere e sostenere i giovani colleghi. Appartiene a questo periodo il suo capolavoro, la Postsparkasse di Vienna (1904-06), ispirata al principio della Gesamtkunstwerk e interamente arredata con arredi di nuova concezione, oggi riproposti dalla Gebrüder Thonet Vienna.