Renzo Mongiardino

Renzo Mongiardino (1916-1998) aveva una doppia anima: interior designer e scenografo. Nato a Genova, ha compiuto i suoi studi in architettura al Politecnico di Miano sotto Gio Ponti per poi iniziare negli anni ’50 la sua attività di progettista di interni. L’opera di Mongiardino è fuori dal tempo: i suoi interni rifuggono modernità e minimalismo e si rifanno agli stili del passato, in un lusso d’antan dai toni quasi fiabeschi che ha conquistato una ricca committenza internazionale composta di famiglie come gli Agnelli, i Moratti, i Rotschild, i Thyssen o gli Onassis. Quella di Mongiardino era una “Architettura da camera” (questo il titolo di un suo manuale edito da Rizzoli e popolarissimo ancora oggi) di gusto indubbiamente passatista e decorativo, ma ciononostante molto attenta all’equilibrio e l’armonia degli spazi. La sua attività di scenografo ebbe inizio anch’essa sul finire degli anni ’50 e si svolse principalmente a teatro, dove instaurò in particolare una feconda collaborazione con Franco Zeffielli. Per Zeffirelli fu anche scenografo di diverse produzioni cinematografiche, due delle quali gli valsero la nomination all’Oscar per la scenografia (1968, 1974). Nei suoi progetti usò spesso raffinati arredi in vimini intrecciato ed ebbe più volte occasione di collaborare con la famiglia Bonacina, specialista del settore, tanto che oggi il brand Bonacina 1889 può vantare a catalogo una vasta selezione di prodotti da lui disegnati.