Vico Magistretti

Vico Magistretti (1920-2006), figlio dell’architetto Pier Giulio Magistretti e allievo di Gio Ponti, è uno dei grandi protagonisti dell’avventurosa stagione del design italiano del secondo Dopoguerra. Comincia la carriera come architetto nello studio del padre, contribuendo ad alcuni dei progetti chiave per la ricostruzione di Milano dopo la guerra come il quartiere QT8 o la Torre al Parco di via Revere e partecipando attivamente al dibattito culturale dell’epoca. Il crescente interesse per l’architettura della casa lo portò ad interessarsi sempre di più al design, campo nel quale a partire dagli anni ’60 darà il meglio di sé. I suoi progetti, efficaci e funzionali, ruotano sempre attorno a un’idea forte sviluppata con grazia e coerenza. Strinse una duratura collaborazione con Cassina, contribuì alla creazione di lampade entrate nell’immaginario collettivo con marchi quali Artemide e Oluce, disegnò per Flou il letto più celebre della storia del design italiano (il modello Nathalie, ancora oggi un grande successo), e ottenne grandi successi con brand come Kartell, Gavina, Campeggi e Fritz Hansen. Negli ultimi anni della sua carriera strinse anche uno stretto sodalizio con Maddalena De Padova, per il cui brand realizzò alcuni dei suoi progetti migliori.