Ceccotti Collezioni
Stellage 52 Sedia
Senza Braccioli
Stellage 52 è una sedia prodotta da Ceccotti Collezioni. Il design nasce dal talento di Gabetti & Isola, Raineri che ne configura una silhouette ergonomica e accattivante. Il profilo di Stellage 52 è pulito e definito, con schienale e braccioli saldati alla struttura che conserva un aspetto biomorfo, a cavallo fra fiore e architettura. Stellage si presenta come elemento d’arredo versatile e ambizioso, che trova posto in ambienti living e accede ancor più comodamente a situazioni formali di uffici, sale d’attesa e molto altro ancora. La varietà di finiture e colorazioni messe a disposizione da Ceccotti Collezioni offre possibilità di personalizzazione ampie e soddisfacenti.
L.46,5 x P.54,5 x H.93 cm
Altezza Seduta 47 cm
Salvioni Design Solutions consegna in tutto il mondo. È disponibile anche il servizio di montaggio ad opera di squadre di personale specializzato.
Ogni articolo è prodotto secondo il gusto e le indicazioni del cliente in una finitura personalizzata, per cui i tempi di produzione possono variare in base alla versione scelta.
Il nostro obiettivo principale è di soddisfare le aspettative del cliente e garantire tutta la cura e l’attenzione a 360°.
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Fiore all’occhiello della grande tradizione di ebanisteria toscana, Ceccotti Collezioni nasce nel 1956 dall’intuizione di Aviero Ceccotti. Oggi come allora mantiene la vocazione di bottega dell’artigianato di lusso, eseguendo a mano e con precisione le lavorazioni del legno che caratterizzano i suoi prodotti. L’azienda è negli anni riuscita a creare uno stile inconfondibile, a cavallo tra suggestioni classiche e reminiscenze liberty, pur rimanendo saldamente nell’alveo dell’arredo di design. I suoi prodotti si caratterizzano per le forme sensuali e senza tempo, valorizzate dall’altissima qualità dei materiali.Scopri di più
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Gabetti e Isola
Gabetti e Isola è stato un importante studio di architettura torinese fondato da Roberto Gabetti (1925-2000) e Aimaro Isola (1928-), iniziatori dello stile Neo-Liberty. I loro progetti sono stati realizzati soprattutto in Piemonte ma hanno avuto una forte eco in tutta Italia, dividendo aspramente la critica fra sostenitori e detrattori per la scelta di rifiutare molti dogmi del modernismo allora imperante propugnando un ritorno a materiali e stili tradizionali che nelle loro intenzioni avrebbe dovuto permettere agli edifici di integrarsi in maniera più armoniosa con il contesto urbano pre-esistente. Allievi del Politecnico di Torino e in futuro entrambi docenti di Composizione Architettonica presso lo stesso ateneo, ebbero occasione non ancora trentenni di firmare uno degli edifici più importanti della città, la Borsa Valori di Torino (1952-56), caratterizzata dalla grande volta stellata che riapre la sala principale. Nel 1956 firmano invece il progetto della celebre Bottega di Erasmo, situata anch’essa a Torino a pochi passi dalla Mole, un progetto ancor più esemplificativo della loro idea di architettura nella quale materiali antichi e moderni dialogano in armonia tra loro e con gli edifici circostanti. Altri progetti significativi del duo furono il Centro residenziale Olivetti di Ivrea (1969-74), parzialmente interrato e ricoperto da un prato per coesistere senza soluzione di continuità con il paesaggio naturale circostante, il monastero carmelitano di Quart (1985) dalle caratteristiche finestre bordate e il Quinto Palazzo Snam a San Donato (1985-91) i cui tetti sono ricoperti da serre ricche di verde. Arredi e complementi da loro disegnati erano concepiti specificatamente per ogni progetto e sono stati oggetto in anni recenti di alcune riedizioni da marchi attenti all’eredità del passato come Ceccotti Collezioni, Amini e Axo-Light. A partire dal 2000, dopo la morte di Gabetti, Aimaro Isola continuerà l’attività sotto il nome di Isolarchitetti, presto affiancato dal figlio Saverio.Scopri di più







