Alessandro Mendini

Alessandro Mendini (1931-2019) è stata una delle figure di spicco del movimento che a partire dagli anni ’70 ha portato a un completo rinnovamento del design italiano. Fine intellettuale, ha diretto le riviste Casabella, Modo e Domus, sottoponendo il mondo del design italiano a una severa analisi critica, opponendosi ai dettami di un rigido funzionalismo e propugnando un ritorno alla decorazione. Chiassose e colorate, le sue opere spesso auto-prodotte e realizzate in serie limitata si avvicinano maggiormente al mondo dell’arte e costituiscono alcune delle vette del movimento del Radical Design. Guidato da concetti come il “re-design”, che rilegge con occhio postmoderno le creazioni del passato, e il “banal design”, che trova ispirazione negli oggetti di uso quotidiano, ha fatto da maestro a un’intera generazione di designer figli della stagione della contestazione. A partire dal 1976 è stato tra i fondatori del fortunato collettivo dello Studio Alchimia, assieme ad Alessandro Guerriero. Solo a partire dagli anni ’80 ha cominciato a realizzare produzioni in serie, conquistato da imprenditori illuminati come Aurelio Zanotta e Alberto Alessi. Ha lavorato anche, fra gli altri, con brand come Cappellini, Venini, Kartell, Artemide, Magis, Swatch e Bisazza. Anche apprezzato architetto, autore di progetti indimenticabili come il Groninger Museum a Groningen.