Emilio Ambasz

Emilio Ambasz (1943-) è un architetto e designer argentino, figura di primaria importanza nel percorso di divulgazione della cultura del design nel XX Secolo. Dopo gli studio negli Stati Uniti alla Princeton University è stato infatti dal 1969 al 1976 curatore della sezione di architettura e design presso uno dei più importanti musei di arte moderna al mondo, il MoMA di New York. Da questa posizione ha vissuto da protagonista alcuni degli anni decisivi nello sviluppo di un’idea di design globale, organizzando eventi ricordati fino ad oggi: su tutti la mostra “Italy: The New Domestic Landscape” (1972) che ha costituito la consacrazione internazionale del design italiano e lo zenit del suo periodo d’oro. Fautore di un design poetico capace di soddisfare anche il bisogno di bellezza delle persone, alla ricerca di una sintesi tra passato e futuro, non ha però limitato il suo apporto al solo ambito teorico. A partire dal 1977 ha aperto un suo studio, sempre a New York, e ha cercato di dare vita direttamente alla sua visione. La sua attività come designer si è concentrata principalmente sul mondo dell’ufficio, con collaborazioni con marchi quali Castelli, Tecno e Poltrona Frau, vincendo ben quattro Compassi d’Oro: uno nel 1981 per le sedute Vertebra, un secondo nel 1991 per le sedute Qualis, un terzo nel 2001 per il lampione Saturno e un quarto riconoscimento alla carriera nel 2015. In campo architettonico è stato invece un precursore dell’ “architettura verde”, con imponenti creazioni in ambito urbano ricoperte di piante e elementi naturali come il centro ACROS di Fukoka in Giappone.