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Sedia Cab

Cassina
Mario Bellini,

Sedia Cab

La sedia Cab di Cassina rappresenta il perfetto punto di incontro tra l’eccellente tradizione italiana nella lavorazione artigianale della pelle e gli sperimenti strutturali con i nuovi materiali che hanno caratterizzato il lavoro dei grandi maestri degli anni d’oro del design. Ha inaugurato un vero e proprio filone, copiatissimo da molti: quello delle sedie interamente rivestite in cuoio autoportante.

Cab è stata disegnata nel 1977 da Mario Bellini, a lungo responsabile del design di calcolatori e macchine da scrivere per Olivetti. Bellini amava l’utilizzo delle tecnologie innovative e approcciò il progetto puntando alla realizzazione di una sedia in plastica dall’estetica fortemente high-tech, convertendosi però strada facendo a un’idea che valorizzasse maggiormente il “saper fare” artigianale che ha da sempre caratterizzato Cassina.

Optò così per una sedia dalle linee semplicissime, quasi stilizzate, dallo schienale leggermente inclinato all’indietro e dagli angoli leggermente stondati, concentrandosi sul rapporto tra involucro e struttura. Lo scheletro della sedia è infatti costituito da uno stabile telaio in tubolare d’acciaio, interamente nascosto da un teso rivestimento in cuoio che calza su di esso come un guanto e rende la sedia più piacevole al tatto e alla vista.

Una sedia sartoriale, dunque, di raffinata eleganza, che acquista sempre più fascino con il passare degli anni e l’invecchiamento della pelle. Il suo successo, che dura fino ad oggi, è stato enorme e per certi versi inaspettato: Cab incarnò infatti al meglio il recupero della tradizione che caratterizzava il mercato negli anni ’80, parallelamente alle chiassose proposte del Design Radicale e quasi in opposizione alle stesse.

Cab dà vita a una intera linea di arredi: dalle sue versioni in formato poltroncina con braccioli e sgabello, alla variante Cab Poltrona del 1982 con la seduta più larga e profonda. Quest’ultima può essere ampliata in una versione a due posti che prende l’aspetto di un piccolo divanetto, mentre il divano Cab e la poltrona Cab Lounge rivoluzionano completamente le forme del modello originale, ricollegandovisi soprattutto per la particolare foggia del rivestimento in cuoio. Nel 2015 la linea Cab entra anche nella zona notte con il letto Cab Night, dalla morbida testata imbottita.

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Lo scheletro da solo non vale niente, non ci si può sedere, e la pelle da sola non vale niente; l'insieme diviene una sedia che mi ricorda l'antico trono di Tutankhamon

Mario Bellini