Cappellini - Cross Contenitore a Muro | Salvioni

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Cappellini
Giulio Cappellini, a lungo cuore e mente dell’omonima azienda, ha guadagnato negli anni la meritata reputazione di essere uno dei maggiori talent scout nella storia del design italiano. Il suo fiuto ha portato in Italia un gran numero di giovani designer da tutto il mondo, che hanno trovato presso Cappellini l’ambiente ideale per realizzare progetti coraggiosi ed all’avanguardia, dando così spesso inizio a carriere da vere e proprie design-star. La filosofia Cappellini di assecondare sempre la creatività dei designer ha dato vita ad un catalogo ricco ed eterogeneo, in cui convive una poliedricità di stili “d’autore”. Negli anni, questa peculiarità ha conferito a Cappellini riconoscimenti e posti di prim'ordine nei più importanti musei del mondo quali il Victoria & Albert Museum di Londra e il Centre Pompidou di Parigi.Scopri di più

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Thomas Eriksson

Thomas Eriksson
Thomas Eriksson (1959-) è un designer svedese noto per il suo approccio minimalista e asciutto alla tradizione del design scandinavo, fatto di linee pulite e forme dal forte impatto simbolico. Eriksson ama infatti giocare con le silhouette dei suoi prodotti, a volte ponendole in dialogo con la loro funzione, come per i mobili contenitori per medicinali della linea Cross disegnati per Cappellini (1992) che prendono la forma di una croce rossa, altre volte riducendole a un arguto gioco meta-testuale, come per nel Carrello E disegnato per Cappellini (1994) o nel divano E-Seat firmato per Offecct (2002), i quali riprendono entrambi la forma dell’iniziale del suo cognome in un’ideale “firma d’autore” che estende all’intero oggetto. Lanciatosi a livello internazionale agli inizi degli anni ’90 grazie alla sua collaborazione con Cappellini, Eriksson ha disegnato arredi anche per importanti brand svedesi come Asplund e IKEA. Ha inoltre collaborato con la compagnia aerea nazionale svedese SAS per il design delle sue lounge di attesa negli aeroporti di tutto il mondo. A partire dal 1998 si è associato con Björn Kusoffsky e Göran Lagerström per fondare lo Stockholm Design Lab, apprezzata agenzia di comunicazione e grafica che ha curato progetti importanti con diverse grandi multinazionali, occupandosi ad esempio del logo della casa automobilistica Polestar o le linee guida per la visual identity del Premio Nobel.Scopri di più