Cappellini - Fronzoni 64 Tavolo | Salvioni

Personalizza la tua richiesta

Dimensioni
Seleziona

L.100 x P.100 x H.72,5 cm
L.200 x P.100 x H.72,5 cm

Colori
Seleziona

Bianco
Nero


Seleziona

Cappellini
Giulio Cappellini, a lungo cuore e mente dell’omonima azienda, ha guadagnato negli anni la meritata reputazione di essere uno dei maggiori talent scout nella storia del design italiano. Il suo fiuto ha portato in Italia un gran numero di giovani designer da tutto il mondo, che hanno trovato presso Cappellini l’ambiente ideale per realizzare progetti coraggiosi ed all’avanguardia, dando così spesso inizio a carriere da vere e proprie design-star. La filosofia Cappellini di assecondare sempre la creatività dei designer ha dato vita ad un catalogo ricco ed eterogeneo, in cui convive una poliedricità di stili “d’autore”. Negli anni, questa peculiarità ha conferito a Cappellini riconoscimenti e posti di prim'ordine nei più importanti musei del mondo quali il Victoria & Albert Museum di Londra e il Centre Pompidou di Parigi.Scopri di più

Designed by

AG Fronzoni

AG Fronzoni
AG Fronzoni (1923-2002, pseudonimo di Angiolo Giuseppe Fronzoni) è stato uno dei principali graphic designer del Novecento italiano, cimentatosi con successo anche nei campi del design di prodotto e dell’architettura. Considerato il più radicalmente minimalista fra i designer italiani, Fronzoni fu alfiere di uno stile ascetico in cui trovavano spazio soltanto i colori del bianco e del nero e le forme erano figlie di rigide geometrie dalle solide basi matematiche. La sua attività ha inizio nel 1949 con l’apertura del suo studio a Milano e la fondazione della rivista “Punta”, ma tutti i suoi progetti di maggior rilievo vedono la luce solo a partire dagli anni ’60. In ambito grafico si ricordano opere come i manifesti per la mostra di Lucio Fontana del 1966 e l’immagine coordinata per la Biennale di Venezia del 1969, ma anche l’impaginazione della rivista Casabella per la quale fu anche collaboratore a partire dal 1965. I suoi prodotti più ricordati sono invece quelli della Serie 64, progettati inizialmente per la sua personale abitazione e rieditati da Cappellini a partire dal 1998, tutti composti sulla base di semplicissimi moduli quadrati. Importante anche il lascito storico di creazioni come la lampada Quadra (1962, oggi prodotta da Viabizzuno) e la serie di valigie Forma Zero per Valextra (1963). Fu attivo inoltre nel design di spazi espositivi, tra cui quello dell’orangerie di Palazzo Bianco a Genova, divenuta sede di una galleria d’arte moderna. Molto rilevante la sua decennale attività didattica, culminata nel 1982 nella fondazione di un’originale scuola-bottega in via Solferino a Milano, luogo di formazione di una nuova generazione di minimalisti italiani fra cui l’architetto Claudio Silvestrin, considerato da molti il suo erede spirituale.Scopri di più