Cassina - Balla Paravento | Salvioni

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Cassina
Fondata nel 1927 dai fratelli Cesare e Umberto nel cuore della Brianza del mobile, Cassina è una delle aziende più longeve del design industriale Made in Italy. A partire dai primi anni ’30, i fratelli Cassina individuano la forte domanda di arredo per la casa e interpretano con lungimiranza il gusto rinnovato delle nuove classi emergenti, dando inizio ad una vera e propria rivoluzione del settore dell’arredamento d’interni. Sin da subito l’azienda intraprende un percorso volto alla ricerca e all’innovazione, coinvolgendo prestigiosi designer e architetti nello studio di nuovi modelli per l’arredo. In questi anni nasce la collaborazione con Gio Ponti fautore di pezzi iconici quali la sedia modello 646, denominata Leggera, e la successiva seduta modello 699 o Superleggera.Scopri di più

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Giacomo Balla

Giacomo Balla
Giacomo Balla (1871-1958) è stato un artista italiano, esponente di spicco del Manifesto Futurista. Più anziano degli altri compagni del Futurismo, quando nel 1910 fu tra i firmatari del “Manifesto dei pittori futuristi” Balla era già un artista affermato, noto da oltre un decennio per le sue opere in stile divisionista. L’adesione di Balla al Futurismo fu totale e trascinante: oltre ai numerosi quadri (fra i quali tutti ricordano il “Dinamismo di un cane al guinzaglio”, 1912), Balla fu anche autore di un “Manifesto futurista dell’abbigliamento maschile”, in cui immaginava rivoluzionari abiti dinamici, e degli interni della spiazzante Casa Futurista a Roma, caratterizzata da decorazioni da un’esplosione di colori brillanti che inondavano ogni ambiente. Dall’allestimento Casa Futurista, che Balla utilizzò come personale dimora, è stata tratta in anni recenti la speciale riedizione di un paravento da parte del brand Cassina. Negli anni ’20 Balla disegnò poi gli interni del cabaret romano Bal Tic Tic e una propria carta da parati, per poi abbandonare lo stile futurista e dedicarsi a opere più astratte in cui erano spesso evidenti gli intenti celebrativi del regime fascista. Caduto in disgrazia sul finire degli anni ’30, verrà poi riscoperto nel Dopoguerra. Scopri di più