Cassina
Les Grands Trans-Parents Specchio
Prezzo € 1.830,00
Disegnato dall’istrionico Man Ray le cui grandi passioni lo portarono a distinguersi contemporaneamente come pittore, fotografo e filmaker, lo specchio Les Grands Transparents riesce come molte altre opere del suo creatore a esprimere un rimando radicale al dadaismo e surrealismo dell’epoca applicato al design d’oggetto. La fortuna di questo specchio consiste principalmente nell’aver associato alla forma classica dello specchio ellittico un elemento estremamente originale, un intreccio cioè di parole serigrafate sulla superficie. Les Grands Transparents venne prodotto in serie a partire dal 1971 all’interno della collezione Ultramobile di Simon per poi essere riproposto nella collezione SimonCollezione di Cassina. Un’idea unica, capace di stupire a affascinare chiunque desideri andare oltre il convenzionale.
L.91 x P.4 x H.181 cm
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Fondata nel 1927 dai fratelli Cesare e Umberto nel cuore della Brianza del mobile, Cassina è una delle aziende più longeve del design industriale Made in Italy. A partire dai primi anni ’30, i fratelli Cassina individuano la forte domanda di arredo per la casa e interpretano con lungimiranza il gusto rinnovato delle nuove classi emergenti, dando inizio ad una vera e propria rivoluzione del settore dell’arredamento d’interni. Sin da subito l’azienda intraprende un percorso volto alla ricerca e all’innovazione, coinvolgendo prestigiosi designer e architetti nello studio di nuovi modelli per l’arredo. In questi anni nasce la collaborazione con Gio Ponti fautore di pezzi iconici quali la sedia modello 646, denominata Leggera, e la successiva seduta modello 699 o Superleggera.Scopri di più
Designed by
Man Ray
Man Ray (1890-1976) è stato un artista e fotografo americano, fra i maggior esponenti del Dadaismo. Figura poliedrica e di difficile classificazione, dopo la gioventù a Filadelfia si trasferì nel 1921 a Parigi, a seguito del suo grande amico Marcel Duchamp, e lì visse appieno nel fervido sottobosco delle avanguardie dove sviluppò tecniche fotografiche innovative come la rayografia, che consisteva nell’esporre gli oggetti direttamente a contatto con il materiale fotosensibile, oltre a dare vita a opere iconiche ed enigmatiche come “Il violino di Ingres” e “Lacrime di vetro”. Aderì in seguito al Surrealismo, realizzando anche cortometraggi sperimentali e oggetti d’arte. Posarono per lui alcune delle modelle più note del movimento come Kiki de Montparnasse, sua storica amante, e Meret Oppenheim. Pochi anni prima della morte conobbe Dino Gavina, che lo rese uno dei protagonisti della celebre collezione Ultramobile creata per il marchio Simon (oggi confluito nel catalogo Cassina).
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