Gubi
Bohemian 72 Poltrona Outdoor
Prezzo a partire da € 2.338,00*
*Prezzo valido per la versione con rivestimento in tessuto cat. A e struttura in rattan (cod. 43580).
La poltrona Bohemian 72 di Gubi, disegnata da Gabriella Crespi, incarna l’eleganza disinvolta e solare dello stile anni Settanta. Realizzata in rattan curvato e lavorato a mano, esprime l’incontro armonioso tra artigianalità e sofisticazione scultorea, tipico del linguaggio di Crespi. Le linee fluide, il profilo avvolgente e la texture naturale creano un equilibrio caldo e raffinato, mentre i cuscini generosi garantiscono comfort e morbidezza. Reintrodotta da Gubi, Bohemian 72 celebra l’eredità della designer italiana portando nel presente un’icona di sensualità, viaggio e libertà creativa.
L.105 x P.70 x H.90 cm
Altezza Seduta 43 cm
Salvioni Design Solutions consegna in tutto il mondo. È disponibile anche il servizio di montaggio ad opera di squadre di personale specializzato.
Ogni articolo è prodotto secondo il gusto e le indicazioni del cliente in una finitura personalizzata, per cui i tempi di produzione possono variare in base alla versione scelta.
Il nostro obiettivo principale è di soddisfare le aspettative del cliente e garantire tutta la cura e l’attenzione a 360°.
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Ultima nata fra i colossi del design danese d’alta gamma, Gubi si approccia con uno stile “eretico” alla feconda tradizione scandinava. A sobrietà e semplicità preferisce una ricercata raffinatezza, all’ispirazione della natura sostituisce chiari riferimenti retrò-chic, rivisitati con grande inventiva in chiave contemporanea. Sospesi tra passato e futuro, i mobili Gubi hanno un aspetto fortemente iconico, coniugato ad un’alta qualità realizzativa. Il catalogo Gubi è molto ampio e spazia in tutti i settori dell’arredo: dalle sedie ai divani, dai tavoli ai complementi d’arredo, passando per una vasta ed apprezzata selezione di illuminazione.Scopri di più
Designed by
Gabriella Crespi
Gabriella Crespi (1922-2017) è ricordata principalmente come la “designer del jet-set”: i suoi pezzi erano presenti nelle case di alcuni dei personaggi più in vista dell’epoca, da Grace Kelly allo Scià di Persia Reza Pahlavi, da Audrey Hepburn a Gunther Sachs. Il suo percorso creativo ha seguito linee peculiarissime, lontane da ogni accademicismo e dal rapporto con l’industria. Laureatasi in architettura presso il Politecnico di Milano, ha vissuto un breve e sfortunato matrimonio con Giuseppe Maria Crespi, rampollo di una delle più ricche famiglie d’Italia. La sua attività di designer comincia quasi per gioco, con oggetti e lampade realizzati a mano e venduti agli amici dell’alta società, ma prende forte slancio già a partire dagli anni ’60 con una serie di collaborazioni con la maison di moda Dior che metterà in vendita diversi prodotti da lei disegnati (oggetti, servizi per la tavola ma anche mobili completi). A partire dal 1964, ormai separatasi dal marito, apre il suo primo negozio a Roma nel rinascimentale Palazzo Cenci, a cui seguirà nel 1973 un punto vendita in via Montenapoleone a Milano. Risale a questi anni il picco del suo successo grazie a creazioni come la serie “Plurimi” (1970-82), fatta di mobili-scultura. Le sue erano creazioni artigianali figlie di un’ispirazione multiforme che privilegiava materiali caldi e intensi come il metallo (in particolare bronzo e ottone) e il bambù, declinati in forme vezzosamente decò. A partire del 1987 decide di compiere una scelta di vita radicale e ritirarsi in India, alle pendici dell’Himalaya, per seguire gli insegnamenti del guru spirituale Sri Munaraji. In anni più recenti è stata oggetto di un’intensa riscoperta critica, culminata una mostra presso la milanese Dimore Gallery curata in collaborazione con la figlia Elisabetta Crespi, attenta custode della memoria storica delle opere materne. Alcune sue collezioni sono state in seguito riproposte dal brand danese Gubi.Scopri di più






