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Lampada Tizio

Artemide
Richard Sapper,

Lampada Tizio

Nata nel 1972 come lampada da lavoro, Tizio è divenuta da allora un emblema di funzionalismo e stile di vita all’insegna del design. Fu Ernesto Gismondi, co-fondatore dell’azienda Artemide a intuirne il potenziale, tanto che promosse l’opera di Richard Sapper affinché penetrasse nell’arredo d’interni come elemento fortemente denotato.

L’idea di Sapper fu di creare una lampada capace di coniugare le nuove tecnologie (lampada alogena) a una struttura flessibile, progettata per funzionare grazie a un delicato sistema di contrappesi capaci di mantenere in posizione il braccio che regge la lampada.

La prima lampada da tavolo a bracci bilanciati era stata la Anglepoise (1932 – 35) di George Carwardine, sostenuta da un sistema di molle. L’idea di servirsi invece di contrappesi, uniti all’intuizione di nascondere i fili facendoli scorrere all’interno della struttura, permise a Tizio di definirsi come emblema di un design minimal, con linee pure scandite da articolazioni essenziali in corrispondenza dei fulcri.

Tizio è disponibile ora in diverse misura più piccole e più grandi dell’originale, nonché nelle finiture nere, bianche e grigie, sebbene la preferita rimanga comunque la versione 50 nera.

Nel 1979, a coronamento del grande successo ottenuto, la lampada Tizio vinse il premio Compasso d’Oro, divenendo a tutti gli effetti un’icona del design internazionale.

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Un design puro e imprescindibile, dove ogni parte è essenziale.

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Caratteristiche tecniche

Prodotta in metallo rifinito con un leggerissimo rivestimento di nylon rinforzato con fibra di vetro, la lampada ha giunti che non prevedono viti, ma si fissano grazie a un meccanismo a pressione, in modo tale che se la lampada cade, gli attacchi invece di rompersi si staccano e possono essere rimessi a loro posto.

Dagli anni novanta al riflettore di alluminio sono state aggiunte una placca protettiva in vetro e una piccola maniglia; più oltre è stata introdotta anche una versione a LED.