Artemide
Prometeo Lampada da Terra
Prometeo è una lampada dal sapore unico, quasi surreale, capace di abbinare forme dure e squadrate a un’armonia di sfumature di grande effetto. La struttura in acciaio verniciato a polvere ospita diffusori in metacrilato opalino, a loro volta collegati a proiettori con filtri dicroici rosso, verde e blu la cui sovrapposizione crea effetti cromatici nello spazio circostante. L’effetto che ne deriva è di estremo fascino, ideale per creare ambienti ricchi di suggestione. Un pratico telecomando rende possibile questo gioco di luci. Con Prometeo, Artemide offre ai propri clienti una scelta diversa, non convenzionale, che affonda in necessità diverse dal puro e semplice illuminare.
L.50 x P.42 x H.180 cm
Salvioni Design Solutions consegna in tutto il mondo. È disponibile anche il servizio di montaggio ad opera di squadre di personale specializzato.
Ogni articolo è prodotto secondo il gusto e le indicazioni del cliente in una finitura personalizzata, per cui i tempi di produzione possono variare in base alla versione scelta.
Il nostro obiettivo principale è di soddisfare le aspettative del cliente e garantire tutta la cura e l’attenzione a 360°.
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Quello di Artemide è uno dei nomi più prestigiosi del design italiano: l’azienda ha infatti lasciato un impatto indelebile nel settore dell’illuminazione. Le lampade Artemide sono spesso coraggiose e sperimentali, ma anche incredibilmente pratiche. La filosofia di Artemide segue il principio della “Human Light”, secondo cui ogni progetto illuminotecnico deve avere al centro l’essere umano e le sue esigenze. Altra peculiarità del brand è l’incessante tendenza all’innovazione, tanto da impiegare oltre 60 persone nel proprio centro di Ricerca & Sviluppo.Scopri di più
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Aldo Rossi
Aldo Rossi (1931-1997) è stato nel 1990 il primo architetto italiano a vincere il prestigio Pritzker, massimo riconoscimento del settore, considerato alla stregua di un Premio Nobel per l’architettura. Nato e vissuto tutta la vita a Milano, ha studiato sotto Piero Portaluppi e ha mosso i primi passi nel mondo dell’architettura dapprima nello studio di Ignazio Gardella e in seguito in quello di Marco Zanuso. Le sue architetture più celebri, come il complesso residenziale Monte Amiata nel quartiere Gallaratese di Milano, il Teatro Carlo Felice di Genova o il Teatro del Mondo realizzato come installazione per la Biennale di Venezia si segnalano per un’interpretazione rigorosa del postmodernismo, giocata su solidi volumi geometrici primari. E la stessa poetica la applica anche al design di arredi e oggetti sin da quando negli anni ’80 viene convinto dall’amico Luca Meda a misurarsi in questo nuovo campo e a inaugurare una fruttuosa collaborazione con l’azienda Molteni & C. I suoi mobili – e persino i suoi accessori per la tavola, disegnati per Alessi – rispecchiano infatti un approccio rigorosamente architettonico, che ne fa quasi dei piccoli monumenti domestici.Scopri di più