Knoll - Splay Leg Tavolino | Salvioni


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Knoll
Approdato negli Stati Uniti all’inizio degli anni ’30, Hans Knoll, giovane di origine tedesca figlio di un mobiliere di Stoccarda, si propose di importare nel nuovo continente il design europeo moderno figlio del Bauhaus. Morto prematuramente, il suo lavoro fu continuato dalla moglie Florence Knoll, che riesce a instaurare partnership durature con i più grandi esponenti del movimento modernista fondando pochi anni dopo la Knoll Associates. Oggi Knoll non si limita a rieditare arredi storici di grande valore artistico, ma continua a innovare proponendo creazioni delle grandi firme del design internazionale, sia in ambito domestico che nel settore dei mobili da ufficio.Scopri di più

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George Nakashima

George Nakashima
George Nakashima (1905-1990) è stato uno dei più rinomati ebanisti e designer americani di tutto il Novecento. Le sue creazioni sono tutte strettamente legate all’uso del legno, da lui enfatizzato nella bellezza dei suoi aspetti più naturali come nodi e venature che rendevano ogni creazione un pezzo unico. Nato nello stato di Washington da una famiglia di origini giapponesi, le sue creazioni recuperano l’antica arte orientale nella lavorazione del legno e si pongono in forte contrasto con l’estetica modernista dominante, recuperando la memoria di stili e tecniche di un tempo che fu. Dopo gli studi in architettura Nakashima viaggiò molto per il mondo, visitando Europa e Nord Africa prima di stabilirsi nella terra dei suoi avi, lavorando per la filiale giapponese dello studio dell'architetto americano Antonin Raymond. Tornato poi negli USA, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale come molti altri nippo-americani venne internato in un campo di lavoro, e fu proprio in quell’occasione che imparò da un compagno di prigionia i segreti della lavorazione del legno. Liberato su intercessione di Raymond e stabilitosi in Pennsylvania aprì una falegnameria, lavorando principalmente su committenza per progetti di lusso tra i quali la residenza di Nelson Rockefeller. La sua filosofia creativa strettamente legata al lavoro manuale lo tenne lontano dal lavoro con i grandi marchi di serie, con l’eccezione di una speciale collaborazione con Knoll negli anni ’40. Il lavoro del suo atelier continua tuttora, anche molti anni dopo la sua morte, portato avanti dalla figlia Mira Nakashima in continuità con le idee paterne.Scopri di più